La proposta dell’ABI, Associazione Bancari Italiani, di intervenire in merito all’aumento delle rate dei mutui a tasso variabile e di aiutare dunque le famiglie che si trovano in difficoltà, è stata approvata dal MEF con il cosiddetto “Piano salva mutui”.
Si tratta di un pacchetto di misure volte alla revisione delle condizioni contrattuali, a patto che il ritardo nei pagamenti non superino i 90 giorni.

GLI STRUMENTI DEL PIANO SALVA MUTUI

Tra le possibilità previste ci sono:
– BLOCCARE L’IMPORTO DELLA RATA allungando il periodo di ammortamento, cosa che porta chiaramente ad aumento degli interessi da corrispondere;
– SOSPENDERE IL PAGAMENTO PER UN DETERMINATO PERIODO, strumento già in vigore in base al Fondo Gasparrini
– CONVERTIRE IL TASSO DA VARIABILE A FISSO, possibilità in vigore già dal Gennaio 2023, che riguarda mutuatari con pendenze fino a 200 mila euro e Isee fino a 35 mila euro.

IN ALTERNATIVA

L’ABI ricorda comunque che esistono delle alternative previste dall’ordinamento bancario: in particolare è sempre possibile surrogare o sostituire il mutuo, a costo zero, per passare da un mutuo a tasso variabile a un mutuo a tasso fisso o per modificare le condizioni di tassi e durata del periodo di ammortamento.

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