Reinsight, osservatorio indipendente sul mercato immobiliare internazionale, ha recentemente inviato un sondaggio a 3.257 investitori italiani promosso da Opisas, realtà internazionale specializzata nella vendita e intermediazione d’investimenti immobiliari negli Stati Uniti, con la collaborazione dell’Ufficio Studi Fimaa, Federazione italiana mediatori agenti d’affari.

GLI ITALIANI INVESTONO SULLA PRIMA CASA

Dal sondaggio è emerso che i risparmiatori italiani continuano ancora a privilegiare l’investimento immobiliare. Ecco di seguito alcuni dati a riguardo:

  • il 61,7% delle persone intervistate ha investito nel settore dal 41% al 100% del proprio capitale.
  • La prima casa rimane in cima alla classifica degli investimenti sui cui puntare, seguita da immobili a reddito e dalle case vacanza.
  • Gli Italiani continuano a essere investitori immobiliari a lungo termine. Per il 46,3% degli intervistati, la detenzione media degli investimenti supera i 10 anni.
  • Per il 58,23% che ha investito in Italia e all’estero il rendimento netto annuale da locazione è composto tra il 3% e il 7%.
  • Il capital gain, o rivalutazione del capitale mediamente investito nell’immobiliare, risulta pari al 13%.
  • Il 23,5% degli intervistati ha registrato una plusvalenza nel momento della rivendita inferiore al 3%, mentre il 14,7% ha ottenuto plusvalenze superiori al 30%.

“Questo dato – si legge nell’indagine Fimaa Opisas – riflette da una parte la disomogeneità tra i vari mercati internazionali di sbocco di questi investimenti  e dall’altra le forti differenze interne al mercato italiano, con, ad esempio Milano che negli ultimi anni ha fatto registrare un consistente aumento dei valori immobiliari, e la provincia italiana dove i prezzi delle case sono leggermente diminuiti”.

GLI STRANIERI PUNTANO SUL MATTONE ITALIANO

Gli stranieri che decidono di investire in Italia vengono, nell’ordine, da GermaniaSvizzeraRegno UnitoFranciaRussia e Stati Uniti.

Vediamo in dettaglio: la maggior parte di loro, l’86,7%, acquista immobili residenziali, principalmente appartamenti unifamiliari. Il 57,8% acquista immobili con un prezzo medio che va da 100mila a 500mila euro. Solo il 19% è interessata a immobili del valore superiore ai 750mila euro, mentre il 5% compra immobili che partono dai 2,5 milioni di euro.

 

 

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