Il Sismabonus è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024, con un calendario che si modificherà annualmente e che vedrà decrescere gradualmente l’aliquota. Stessa data di scadenza anche per altre agevolazioni, tra cui Ecobonus casa e Bonus Ristrutturazioni, quindi si potrà comunque fare affidamento alla combinazione eco-sisma bonus

In che cosa consiste il Sismabonus?

Con il termine Sismabonus si intende un’agevolazione erogata ai contribuenti attraverso una detrazione fiscale che consente di recuperare una parte delle spese che sono state sostenute per apportare degli interventi antisismici a un edificio, ovvero per la messa in sicurezza delle case situate in zone a rischio.

Come funziona e quanto spetta per il Sismabonus?

A seguito della proroga del Superbonus 110% fino al 2023 solo per immobili situati nelle zone colpite da sisma a partire dal 2009, le agevolazioni fiscali legate agli interventi antisismici si sono sdoppiate: oltre al Sismabonus ordinario, che prevede aliquote di detrazione dal 50% fino all’85% a seconda dei casi, per alcuni interventi di riduzione del rischio sismico previsti dall’art. 119 del c.d. Decreto Rilancio è prevista una detrazione pari al 110%, tanto che si parla di Super-Sismabonus o Sismabonus 110%.

La detrazione del Sismabonus è pari al 50% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024

Il contributo fiscale va calcolato su un importo complessivo che non vada oltre i 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare e per ogni anno; l’agevolazione va ripartita in cinque quote annuali di pari importo, partendo dall’anno in cui la spesa è stata sostenuta

Nel caso in cui sia prevista una riduzione del rischio sismico di una o due classi, bisogna applicare una detrazione maggiore, che è pari al 70 o all’80%. Se il miglioramento antisismico interessa delle parti comuni di un edificio condominiale, la detrazione può raggiungere una percentuale dell’80-85%.

Se gli interventi coinvolgono edifici prefabbricati produttivi si può usufruire del Sismabonus per capannoni al 70%, anche in assenza di una valutazione iniziale della classe sismica.

Le zone dove si può applicare il Sismabonus

Questi interventi possono essere eseguiti sugli edifici e sulle strutture che sorgono all’interno di aree specifiche, ovvero quelle che hanno un rischio sismico più o meno elevato.

Nel dettaglio, si tratta degli immobili edificati nelle zone 1 e 2, che hanno un’alta probabilità di eventi sismici e nella zona 3, che presenta un rischio minore rispetto alle prime due.

Al contrario, nella zona 4 vi è una bassa probabilità che si verifichino degli eventi tellurici.

Chi può richiedere il Sismabonus?

L’agevolazione può essere richiesta da:

proprietari degli immobili con specifici requisiti;

nudi proprietari;

chi ha un diritto di reale godimento, da locatari;

chi ha il comodato d’uso;

soci di cooperative e imprenditori.

× chatta con noi