Con il Decreto blocca cessioni” del 16 febbraio sono stati apportati significativi cambiamenti allo strumento dello sconto in fattura del 50% nel 2023, previsto dall’art. 121 del decreto-legge 34/2020, in quanto ha ufficialmente annullato la possibilità di usufruire dello sconto in fattura per gli interventi edilizi realizzati dopo il 16 febbraio 2023, che fino a quel momento potevano godere di agevolazioni.

Il decreto 11/2023 impedisce quindi ai contribuenti dei bonus edilizi di cedere una percentuale di detrazione a fornitori e imprese che realizzano gli interventi sulle costruzioni e, allo stesso tempo, si propone di sbloccare i cosiddetti “crediti incagliati”, indicando una serie di documenti utili per dimostrare l’esonero dalla responsabilità solidale in caso di truffa o dolo.

Come funziona?
Il fornitore applica l’agevolazione direttamente sull’importo a seconda del bonus impiegato, ad esempio uno sconto in fattura del 50% per ristrutturazione nel 2023 o 65% con Ecobonus 2023) ed eventualmente si procede col recupero dei crediti nella dichiarazione dei redditi dell’anno successivo.

Con il decreto blocca cessioni La possibilità di sconto in fattura prevista all’art. 121 c. 2 decreto legge 34/2020 è stata abolita per interventi di efficienza energetica, antisismici, di recupero del patrimonio edilizio, di restauro della facciata e di installazione di colonnine di ricarica.

Nella legge di conversione approvata il 5 aprile 2023 dal Senato si trovano importanti emendamenti quali:

– possibilità di sconto in fattura per bonus barriere architettoniche 2023 del 75%;
suddivisione della detrazione da 4 a 10 rate annuali;
– possibilità di cessione di credito e sconto in fattura per Superbonus solo con presentazione della CILAS entro il 16 febbraio 2023.

Inoltre, il contribuente potrà recuperare i crediti non riscossi da cessione del credito o sconto in fattura nel 2024 presentando una dichiarazione dei redditi in riferimento al periodo di imposta 2023.

Per la sostituzione di infissi, lo sconto col bonus ristrutturazioni 2023 è valido solo in presenza di pagamenti o accordi tra le parti fissati in una data antecedente al 17 febbraio 2023. Questi interventi sono solitamente svincolati dall’obbligo di presentazione di titolo abilitativo.

Fino a quando si può usufruire dello sconto in fattura 2023?

Le opzioni di cessione del credito e sconto in fattura sono state accessibili fino al 31 marzo 2023, termine ultimo per trasmettere la comunicazione della rata all’Agenzia delle Entrate stabilito a seguito della pubblicazione del Decreto Milleproroghe.
Chi non avesse fatto in tempo non perde il credito poiché può accedere ad uno strumento in parte simile al ravvedimento operoso, che è la remissione in bonis, con cui è possibile allungare il limite per la trasmissione al 30 novembre 2023 pagando un’ammenda di 250 euro.

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